Vie ferrate

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Vie ferrate
Le ferrate sono ascensioni o traversate alpinistiche attrezzate con mezzi artificiali che facilitano la progressione. Nelle scale di difficoltAi?? sono classificate con la dicitura EEA che sta per escursionisti esperti con attrezzature, infatti chi pratica questi particolari itinerari deve sapersi muovere con sicurezza in montagna, non deve assolutamente soffrire di vertigini e deve conoscere l’uso dei dispositivi di auto assicurazione.
La via ferrata si colloca in mezzo tra la fine dell’escursionismo e l’inizio dell’alpinismo, un percorso divertente e con rischi molto ridotti rispetto all’alpinismo vero e proprio, punto di arrivo dell’escursionista esigente e divertimento puro per l’alpinista.
Le ferrate sono costituite da gradini, pioli, scalette, appoggi in metallo piantati nella roccia affiancati da un cavo d’acciaio tirato tra un chiodo e l’altro. Oltre a questi appoggi nella roccia si possono trovare anche dei ponti, come ad esempio quello tibetano. A secondo della difficoltAi?? della ferrata gli appoggi artificiali sono piA? o meno frequenti mentre il cavo dovrebbe essere sempre presente per permettere l’auto assicurazione.

Materiale ed equipaggiamento
Uso dei DPI
Progressione su via ferrata
Pericoli in ferrata
Consigli

Materiale ed equipaggiamento
Questi di seguito elencati sono i dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per affrontare in sicurezza una ferrata. Tali dispositivi devono essere a norma CEE e UIAA (Unione Internazionale Associazione Alpinistiche), vanno acquistati in negozi specializzati. L’imbrago, il casco e il set da ferrata devono essere sempre portati con se mentre altri accessori sono facoltativi ma comunque utili in svariate situazioni. Va ricordato che oltre all’equipaggiamento da ferrata si deve portare nello zaino tutto il solito materiale utilizzato nelle escursioni.

Imbrago
L’imbrago puA? essere del tipo basso, completo o combinato. Test e studi condotti recentemente hanno dimostrato che l’imbrago basso riduce il rischio di traumi in caso di caduta inoltre l’imbrago basso, costituito da cinturone e cosciali, A? piA? comodo, si sta in posizione seduta perchA? l’aggancio si trova all’altezza del bacino, offre la possibilitAi?? di togliersi o mettersi giacche. Inconveniente dell’imbrago basso A? il rischio di ribaltarsi o di stare in posizione orizzontale se si ha uno zaino pesante, ed ecco perchA? il peso dello zaino non dovrebbe superare i 10 Kg.
L’imbrago completo (aggancio piA? alto, sopra il bacino), A? scomodo, limita la libertAi?? di movimento e impossibilita a togliersi o indossare vestiti se non togliendo l’imbrago, e fa rimanere in posizione verticale (a salame). L’imbrago completo va invece utilizzato per i bambini.
L’imbrago composto, costituito dall’imbrago basso e da uno alto, A? una valida alternativa all’imbrago basso, infatti offre tutti i vantaggi di questo ed evita il ribaltamento all’indietro facendo passare la corda in una maglia rapida nell’imbragatura pettorale.
L’imbrago puA? essere fisso o regolabile, quelli fissi sono piA? comodi e leggeri. Nell’acquisto dell’imbrago questo deve risultare comodo e della giusta misura.

Casco
Deve essere omologato modello da alpinismo UIAA e va sempre portato al seguito. Nella scelta del casco sono da tenere in considerazione soprattutto la leggerezza e la comoditAi??. Quelli senza forature nella parte superiore riparano meglio dall’acqua ma offrono una minor circolazione dell’aria. Da preferire i modelli che proteggono anche leggermente sotto la nuca. Una volta indossato e regolato il casco non deve oscillare ma stare ben saldo, la regolazione in alcuni modelli avviene con una sola mano. Il casco A? indispensabile per proteggersi dalla caduta di sassi.

Set da ferrata (longe)
PuA? essere di due tipi: a forma di Y o a forma di U. Il kit a Y A? consigliato per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle ferrate in quanto A? piA? sicuro. Il kit a U richiede qualche accorgimento e attenzione in piA?. Il kit ferrata altro non A? che una o piA? spezzoni di corda con due moschettoni e un dissipatore. In alcuni set ferrata i rami sono fasciati in tessuto elasticizzato e quindi si accorciano quando non sono in tensione, evitando cosi di impigliarsi. Molto importante nei set da ferrata la presenza del fermo che blocca il moschettone nella giusta posizione. Il set ferrata puA? essere anche costruito manualmente ma in tal caso non risulta omologato. Il collegamento tra set ferrata e imbrago avviene in genere con un nodo bocca di lupo effettuato con una fettuccia collegata al set. In assenza di questa fettuccia il set puA? essere collegato con una fettuccia cucita eseguendo due nodi bocca di lupo, oppure con una maglia rapida, non con un moschettone, perchA? il moschettone andrebbe a lavorare trasversalmente.

Dissipatore
Il dissipatore A? un accessorio dentro il quale va fatta passare la corda e serve da freno in caso di caduta. L’energia cinetica viene trasformata in energia termica e la corda ne viene fuori molto danneggiata a causa dello sfregamento. Per questo motivo dopo una caduta A? bene valutare la possibilitAi?? di cambiare il set da ferrata.

Moschettone tipo K
Quelli da ferrata sono del tipo K e hanno in genere una sicurezza automatica facilmente apribile spingendo verso il basso la ghiera, inoltre hanno un’apertura e una forma tali da facilitare il moschettonaggio del cavo. I moschettoni a ghiera a vite offrono maggiore sicurezza ma rendono le manovre piA? lente e macchinose. Il carico di rottura dei moschettoni cambia drasticamente se il moschettone A? chiuso o se A? aperto (se la chiusura dovesse rimanere aperta). Un moschettone aperto ha un carico di rottura molto piA? basso e quindi si puA? spezzare se sottoposto a forte trazione. Il carico di rottura di un moschettone A? in genere sui 2500 Kg.

Guanti da ferrata
Servono per proteggere le mani da abrasioni e ferite dovute al continuo maneggio di cavi in acciaio, che possono talvolta presentare anche fili di ferro sporgenti. Utilissimi anche nella discesa in corda doppia. Ne esistono modelli appositi ma si possono usare anche quelli da lavoro o da ciclista.

Scarponi
Gli scarponi dovrebbero essere un po’ rigidi per le ferrate piA? impegnative.

Discensore ad otto
Serve per effettuare la classica discesa in doppia, A? il piA? classico, economico e facile da utilizzare anche se puA? creare l’avvolgimento della corda.

Corda
Necessaria se si procede in cordata, utile in caso di soccorso e per effettuare discese in corda doppia.

Cordino
Il cordino ha un diametro di 4, 6, 8 mm. E’ statico e realizzato in kevlar. Si utilizza per le soste, per creare asole o per effettuare dei collegamenti.

Rinvio
Composto da una fettuccia e due moschettoni, utile in varie occasioni, ad esempio per una sosta.

Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale
Ricordarsi quando si allaccaino le fibbie dell’imbrago di fare il doppio giro e di lasciare almeno 8 cm di fibbia. In alcuni modelli non serve fare il doppio giro. I portamateriali reggono solo 5 Kg circa.
Una volta indossati l’imbrago e il casco il set ferrata va collegato all’imbrago per mezzo della fettuccia che di solito A? giAi?? pronta su molti set in vendita con un nodo bocca di lupo (o strozzante). In mancanza di questa si puA? collegare con una fettuccia cucita con due nodi strozzanti o con una maglia rapida, con la corda o al limite con due moschettoni a ghiera.
Nel set a Y entrambi i moschettoni vanno agganciati al cavo, la progressione risulta in tal modo piA? sicura ma piA? lenta. Infatti i due moschettoni offrono maggior resistenza rispetto a uno in caso di urto col chiodo conseguente a caduta. Una volta arrivati al chiodo si deve sganciare un moschettone e agganciarlo oltre al chiodo e poi eseguire la stessa operazione con l’altro moschettone. Il ramo di corda col dissipatore puA? essere lasciato penzolante o meglio agganciato al porta materiali.
Col set a U va agganciato un solo moschettone al cavo e l’altro viene agganciato al porta materiali, quando si arriva al chiodo si deve agganciare il moschettone che si trova sul porta materiali oltre il chiodo e sganciare e riporre sul porta materiali l’altro moschettone.

Progressione su via ferrata
La progressione su via ferrata va effettuata ricordando alcune semplici regole che di seguito elencheremo.
– Con l’utilizzo del set a Y entrambi i moschettoni possono essere agganciati al cavo, mentre col set a U ne va agganciato solamente uno altrimenti si neutralizza la dissipazione in caso di caduta, l’altro moschettone va agganciato al porta materiali.
– Nella progressione si deve spingere con le gambe e non trazionare con le braccia che servono in prevalenza solo a mantenere l’equilibrio.
– E’ meglio non aggrapparsi al cavo ma preferire gli appigli sulla roccia, in quanto si fa meno sforzo, si ha una sensazione di maggiore stabilitAi??, si riduce il rischio di ferite alle mani e si ha una maggiore soddisfazione utilizzando il cavo solo come assicurazione.
– Quando si sposta il moschettone oltre il chiodo assicurarsi prima di sganciare un moschettone di aver agganciato l’altro oltre il chiodo.
– Il passaggio del frazionamento va effettuato sempre quando si A? in una posizione comoda e stabile e sempre in anticipo, non deve mai succedere che una volta superato il chiodo ci ricordiamo di dover effettuare il passaggio col moschettone ma non ci arriviamo.
– I moschettoni vanno agganciati preferibilmente con la parte chiusa rivolta verso la roccia (minor rischio di apertura accidentale), assicurarsi sempre che i moschettoni siano ben chiusi.
– Percorrere sempre ogni tratto orizzontale in massimo due persone e i tratti verticali uno per volta.
– Fare attenzione durante la progressione a non provocare la caduta di sassi e avvisare gridando ogni qual volta si avvisti una caduta di sassi.
– Avvisare chi ci segue in caso di attrezzature danneggiate o mancanti.

Pericoli in ferrata
Caduta massi
Il pericolo maggiore sulle vie ferrate A? la caduta di massi che puA? essere dovuta sia a cause naturali che a errori umani di chi ci precede. Fondamentale A? avvisare in caso si avvisti la caduta di sassi chi ci segue. Il comportamento da tenere A? o ripararsi cercando di stringersi il piA? possibile contro il muro eventualmente ponendo lo zaino sopra alla testa oppure guardare in alto ed evitare l’impatto. Questo perA? comporta il rischio di prendere il sasso in piena faccia, quindi si deve valutare la situazione anche in base al rumore e alla distanza del grido d’avvertimento.

Attrezzature danneggiate
Le attrezzature danneggiate possono comportare gravi rischi. In caso ci si accorgesse di un’attrezzatura danneggiata o mancante avvisare tempestivamente la sezione CAI locale e valutare se A? il caso di proseguire la ferrata.

Fulmini
Percorrere le ferrate in condizioni di tempo pessime A? rischioso sia per la maggiore possibilitAi?? di scivolare, sia per il maggior rischio di caduta di frane e per il rischio temporali e dei conseguenti fulmini che si trasmettono lungo i cavi. In caso di fulmini conviene staccarsi da l cavo e rimanere fermi finchA? non passa il temprale. Un temporale in avvicinamento si puA? avvertire con l’alzarsi dei peli del corpo, il formarsi di fiammelle nell’aria (fuochi di Sant’Elmo) vicino a oggetti metallici in vetta, la vibrazione di oggetti metallici.

Fattore di caduta
Il fattore di caduta si ottiene dividendo la lunghezza della caduta con la lunghezza della corda. Un fattore di caduta pari a 3 A? giAi?? a rischio per il corpo umano e per i dispositivi di assicurazione. I dissipatori scorrono con valori intorno ai 600 kg (il massimo sopportabile A? 1200 kg) portando il fattore di caduta a valori sopportabili. E’quindi molto importante che il dissipatore possa funzionare correttamente. In caso di caduta riportare il dissipatore nella posizione originaria. Non agganciare entrambi i moschettoni sulla fune se si utilizza un set a U perchA? in tal modo si neutralizza la dissipazione. Sostituire i DPI dopo forti cadute.

Consigli
La posizione comoda durante i traversi A? con le gambe leggermente divaricate, il bacino verso l’interno. In discesa in corda doppia le gambe vanno tenute ad angolo contro la parete, bacino verso l’esterno.
Sempre una sola persona per tratti verticali. Ricordarsi sempre il casco. Non effettuare mai ferrate senza DPI o con un cordino legato in vita e un moschettone. Fare sempre attenzione ai movimenti che si compiono, non commettere gli errori piA? comuni, come sganciare il moschettone prima di aver agganciato l’altro oltre il chiodo.