Organizzare un’escursione

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Organizzare un’escursione in montagna
Questo articolo si propone come piccola guida per chi si vuole avvicinare al bellissimo mondo dell’escursionismo e della montagna e progettare e realizzare la propria escursione. Organizzare un’escursione con un gruppo di amici vi darAi?? certamente soddisfazione ma vi carica anche di responsabilitAi?? e doveri verso chi vi accompagna, soprattutto se neofita della montagna.

Compagni d’escursione
In montagna A? sempre sconsigliabile andare da soli perchA? in tal caso ogni piccolo imprevisto puA? diventare un grosso problema. Sussiste dunque il bisogno di trovare almeno una persona disposta ad accompagnarvi. Ovviamente si puA? sempre andare con associazioni CAI e simili ma cosAi?? facendo stareste rinunciando al piacere di organizzare la vostra escursione.
I compagni d’escursione devono essere scelti con criterio in base alla loro preparazione fisica, esperienza e passione per la montagna. Devono condividere con voi l’entusiasmo per la gita e devono essere persone attive, amanti della natura e capaci di risolvere autonomamente eventuali difficoltAi?? e problemi incontrati durante il cammino. Devono essere uno stimolo all’escursione e non un freno. Con i compagni va concordata la scelta dell’escursione e si deve essere sicuri che il livello di difficoltAi?? sia adatto e soprattutto ben accetto a tutti i partecipanti.

Scelta dell’itinerario
Quando si organizza una gita in montagna si deveconsultare preventivamente un libro dove sia riportato l’itinerario che andrete a percorrere, il livello di difficoltAi??, il dislivello complessivo e il tempo stimato di andata e ritorno oltre ad altre utili notizie come luoghi d’interesse lungo il percorso, numeri telefonici utili, indicazioni di come raggiungere la base di partenza per l’escursione. La legenda delle difficoltAi?? si divide in cinque categorie:
T = turistico, passeggiate brevi su sentieri;
E = escursionistico, escursioni piA? impegnative ma sempre in prevalenza su sentieri, dislivelli maggiori;
EE = escursionisti esperti, escursioni che richiedono una preparazione fisica adeguata e condotte su tratti senza sentiero con alcuni passaggi molto difficili;
EEA = escursionisti esperti con attrezzature, escursioni con passaggi in ferrata e sentieri attrezzati che richiedono conoscenze dell’uso dei DPI quali moschettoni, imbracature, set ferrata.
EEI = escursionisti esperti con attrezzature invernali
Un’ altra cosa da tenere in considerazione A? la condizione della strada per arrivare al luogo dell’ escursione, le automobili troppo basse su strade dissestate potrebbero incontrare diverse difficoltAi??.

Preparare lo zaino
Quando si prepara lo zaino non si deve cercare di riempirlo sempre di piA? pensando a ogni possibile cosa che ci potrebbe servire, si deve invece cercare di togliere tutto il superfluo e portare solo lo stretto necessario in modo da non appesantire eccessivamente lo zaino. Qui di seguito vi elenco una breve lista delle cose che dovrebbero essere portate nello zaino durante un’escursione giornaliera estiva a quota intorno ai 2000 m.

Soldi, documenti, telefonino(ricordatevi di ricaricarlo la sera prima)
Occhiali da sole
Crema protettiva per il sole
Berretto
Giacca in Gore Tex o simili
Maglione o Pile
Maglietta intima di ricambio
Coltello multiuso
Cassetta di pronto soccorso – succhia veleno (almeno uno per tutto il gruppo)
Coperta termica di emergenza
Torcia frontale (almeno una per il gruppo)
Bussola – carta topografica (almeno una per il gruppo)
Fazzoletti
Buste di plastica
Acqua e vivande secondo personali esigenze

Dopo questa breve lista concludiamo indicando alcune regole per preparare lo zaino. E’ importante che lo zaino non sia sovraccaricato da una parte ma sia bilanciato, quindi le tasche laterali vanno riempite con un peso uguale, per esempio con due bottiglie d’acqua. Nel fondo dello zaino vanno riposte le cose piA? pesanti e di minore utilizzo. Nella tasca superiore e in quella centrale i piccoli accessori come bussola, cartina, kit di soccorso, ecc. E’ meglio evitare di lasciare oggetti appesi esternamente allo zaino per evitare che ci intralcino durante i movimenti o che rimangano impigliati nei rovi, a meno che no si tratti di accessori predisposti e dotati di apposite cinghie e agganci.

Preparate una lista da dare a chi si stacca dai comfort e agi della cittAi?? e viene in montagna per la prima volta. Consigliatelo sull’abbigliamento adatto. Scarponi, zaino, un buon impermeabile e un pile sono essenziali.

Previsioni meteo
Prima di partire consultare sempre le previsioni meteo della zona. Se A? prevista pioggia magari A? meglio rimandare la gita. Anche la mattina stessa quando ci si avvicina al luogo di partenza dell’escursione osservare l’eventuale presenza di nubi scure. E’ sempre consigliabile partire la mattina presto sia perchA? sono le ore piA? fresche sia perchA? i temporali sono piA? frequenti nel pomeriggio.

Pianificazione dell’itinerario
La pianificazione del percorso A? la parte conclusiva dell’ organizzazione di un’escursione. Consiste nel limitare al massimo gli imprevisti attraverso un attento studio della carta topografica. Si devono considerare i dislivelli, la presenza di sentieri e di segnaletica, fossi, gole, fiumi, rifugi e i punti piA? pericolosi. Si devono stabilire le soste, la durata delle soste, i luoghi da visitare e i tempi di percorrenza. Per calcolare i tempi si tenga in considerazione che in genere in un’ora si percorrono circa 4 km in pianura, mentre occorre lo stesso tempo per superare un dislivello di 400 metri. La segnaletica piA? comune A? costituita da una colorazione rosso/bianca su pali, alberi, rocce, ecc. Riguardo alla segnaletica avviso che non sempre A? indicata la strada che noi abbiamo pensato di percorrere ma magari una strada che porta a un eremo o un percorso alternativo che potrebbe risultare anche piA? difficoltoso.

Il piacere del camminare tra i boschi
Durante un’escursione non si deve avere fretta di arrivare o compiere cambiamenti improvvisi di velocitAi??. Bisogna al contrario mantenere un ritmo di marcia costante, cadenzato e lento per ridurre al minimo l’affaticamento e gustare appieno ciA? che la natura ci offre, soffermandoci di tanto in tanto a fare qualche fotografia.